Non è un caso se, sin dal titolo, ho voluto accostare il termine anglofono “trekking” a quello italico, più “dolce ed emozionale”, di “sentieri”, scrivendo di alcuni imperdibili percorsi escursionistici italiani. In entrambi i casi, il risultato è l’opportunità di scoprire in modo eco-sostenibile, a piedi, tutta la grande bellezza che la natura e i paesaggi montani e marini della nostra bella Italia possono rivelarci! E sono proprio le emozioni e le esperienze a farla da padrone in questo “spunto di viaggio”, attraverso il quale vi consigliamo 12 località dove fare Trekking in Italia, luoghi scelti non solo fra i sentieri italiani più belli e panoramici in montagna, ma anche fra quelli spettacolari vista mare!
Dove fare trekking in Italia: Il Lago Nero in Val Formazza, le montagne protagoniste di sentieri imperdibili
I sentieri italiani hanno le caratteristiche di farci esplorare e conoscere anche i luoghi (e borghi italiani) da cui in genere partono (o arrivano), per svelarci, “tappa dopo tappa”, un’altra sfumatura del territorio che attraversiamo. Una “terapia del bello” in cui non è tanto il “dove”, ma lo “spirito del fare” che dona benessere al corpo, alla mente e allo spirito. Attraverso il contatto con la natura, i paesaggi, il silenzio, al mare o in montagna, riusciamo a riappropriarci anche di una parte di noi stessi, stimolando l’autostima e la consapevolezza!
Dove fare Trekking in Italia: escursione intorno al Lago di Tovel in Val di Non
Con l’aiuto di altre 10 colleghe (più me stessa, ovviamente!) della Community delle Travel Blogger italiane, dopo aver scritto dei trekking in Europa, stavolta vi proponiamo di seguito 12 itinerari di trekking in Italia, 12 sentieri panoramici che mozzano il fiato, alla portata della maggior parte degli escursionisti e dei camminatori, in ogni stagione!
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici
1. Trekking tra i laghi della Val Formazza (Piemonte)
Trekking e sentieri italiani più belli: I laghi del Boden in Val Formazza
15 chilometri tra andata e ritorno, 857 metri di dislivello, quattro laghi (ma anche di più), una cascata considerata tra le più spettacolari delle Alpi e suggestivi villaggi alpini. Ecco gli ingredienti di questo trekking in Italia che vi condurrà a pochi passi dal confine svizzero!
Dove? In Val Formazza, forse la più nota tra le 7 Valli dell’Ossola, quello spicchio di Alto Piemonte che si incunea nel territorio elvetico.
Siamo nelle Alpi Lepontine, in un territorio di confine che ha visto il passaggio di diverse culture e popolazioni, oltre ad essere stata oggetto di grandi mutamenti paesaggistici.
A definirne l’anima furono i Walser – i coloni che dal Goms si stabilirono qui tra il XII e il XIII secolo e che ancora oggi la abitano. A plasmare l’aspetto di queste vallate fu la costruzione, negli anni 50, delle numerose dighe per la produzione di energia idroelettrica che, sbarrando le valli, hanno originato spettacolari laghi artificiali.
Trekking e sentieri italiani più belli: I laghi di Kastel in Val Formazza
Con questo trekking avrete la possibilità di assaporare un po’ di queste sue peculiarità. Quindi, gambe in spalla e andiamo!
Per raggiungere la Valle Formazza, seguite le indicazioni per Riale, l’ultimo paesino ai piedi delle montagne. Sulla strada incontrerete gli incantevoli villaggi Walser, che riconoscerete per le tipiche e pittoresche abitazioni in legno, e la famosa cascata del Toce, il fiume che attraversa la valle.
Lasciata l’auto al parcheggio di Riale, incontrerete subito la segnaletica per il rifugio Maria Luisa. Durante la salita avrete una splendida vista sull’intera valle e sul Lago di Morasco, un bacino artificiale sotto le cui acque si nasconde un antico villaggio sommerso.
Superato un dislivello di circa 400 metri, vi attende un tratto pianeggiante che, attraverso prati erbosi circondati da vellutate montagne vi condurrà fino al lago Kastel, un vasto bacino dalla forma allungata posto ai piedi della piramide del Kastelhorn (m. 3128), circondato da un giardino botanico alpino. Le sue ampie rive invogliano a una sosta, quindi approfittatene per stamparvi nella mente la sua bellezza!
Da qui si prosegue sul sentiero che costeggia il lago, seguendo le indicazioni per il lago Nero (G22). A valle, lo sguardo si posa su un altro lago artificiale, il Toggia, mentre davanti a voi l’Alpe Ghighel si fa più vicina.
Proseguite fino al bivio da cui si stacca un sentiero in costa che sale dolcemente attraversando la vallata, fino a giungere a una valletta solcata dal rio Scelp. Dopo aver guadato il rio, vi aspetta il tratto più faticoso e con maggiore pendenza, ma anche il più affascinante. La vegetazione scompare completamente e si procede su aride pietraie, facendosi guidare dalla rassicurante presenza di numerosi ometti.
Dove fare dei Trekking in Italia: Il Lago Nero dal drone, in Val Formazza
Dopo aver superato diverse roccette si giunge, con un po’ di fiatone, all’agognato Lago Nero, uno specchio d’acqua cristallina stretto tra le ripide pareti del Corno Talli e le pendici verdi del Monte Basodino.
È finalmente arrivato il momento di gustarvi un meritato pranzo al sacco, schiacciare un pisolino e, magari, provare a fare un gelido bagnetto! A questo punto vi aspetta la strada per il rientro, seguendo i sentieri già battuti all’andata, ma ora sempre in discesa.
Nel caso in cui le vostre gambe non fossero abbastanza stanche, vi propongo una breve deviazione sulla strada del ritorno che vi condurrà in altro piccolo angolo di paradiso: i laghi del Boden.
Dove fare Trekking in Italia: i sentieri della Val Formazza
Raggiunta nuovamente la diga del lago Kastel, invece di scendere verso Riale, proseguite per circa 2,5 km sul sentiero G24. Si tratta di un piacevole tragitto che, in lieve salita (140 m di dislivello), attraversa la spettacolare vallata punteggiata di fiori e di massi di roccia bianca, tra cui spuntano qua e là pozze d’acqua limpida, su cui si specchiano le montagne.
A valle fa la sua comparsa anche il lago Toggia, mentre alla vostra destra svettano le cime aguzze del Marchhorn e le torri del Boden, ai cui piedi giacciono gli omonimi laghetti.
Ora è davvero giunto il momento di tornare, portando con voi il ricordo di questa spettacolare valle.
Contributo di Federica Gelo del Blog “Ti chiamo quando torno”
Sentieri italiani imperdibili in montagna:
Dove si trova la Val Formazza
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici
2. Il Sentiero Azzurro alle 5 Terre
Il sentiero azzurro, uno dei sentieri più belli d’Italia: Panorama sulla costa e su Corniglia
Alle Cinque Terre si può percorrere uno fra i sentieri più belli d’Italia, per i panorami che offre sul litorale e sui piccoli borghi liguri.
Il Sentiero azzurro delle Cinque Terre collega i cinque paesi del Parco Nazionale omonimo. E’ consigliato in tutte le stagioni, evitando le ore più calde dei mesi estivi.
Il percorso si snoda tra la macchia mediterranea e i vigneti, regalando viste mozzafiato sulla scogliera che scende a strapiombo sul mare e sui terrazzamenti, che sono coltivati a vigneti e uliveti.
Camminare qui, significa scoprire in maniera lenta il territorio e le attività agricole, portate avanti dalle nuove generazioni in maniera tradizionale. A fine estate e inizio autunno, si può assistere alla vendemmia e al trasporto delle casse di uva sui trenini, che corrono sulle monorotaie in questo territorio tanto bello quanto impervio.
Il sentiero azzurro inizia dal lungomare di Monterosso al Mare. Dopo la visita del paese vecchio con le tante antiche chiese e le strette viuzze, inizia la salita. Si passa tra i campi, oltrepassando alcuni rigagnoli, per arrivare fra i vigneti, che offrono una meravigliosa vista sul paese e sulla collina col convento dei Cappuccini.
Sentieri italiani più belli vista mare: Vernazza nelle Cinque Terre
Da qui il sentiero corre a mezza costa, passando accanto a campi ormai abbandonati e in mezzo alla macchia mediterranea. Prima di scendere a Vernazza, si ammira dall’alto la bellezza del porticciolo, dove si può scendere a fare una breve sosta.
Proseguendo tra i carruggi in direzione di Corniglia, nelle vicinanze di un’antica torre in pietra, si ammira lo scorcio più bello da dove poter osservare il piccolo borgo delle Cinque Terre. Davvero un incanto poterlo vedere da qui tra grandi agavi e fichi d’india.
In località Prevo, si raggiunge il punto più elevato del tracciato originario del percorso, a 208 metri di altitudine. Questo è un ottimo punto per osservare Corniglia, l’unico paese delle Cinque Terre costruito in posizione rialzata e non sul mare.
Dalla terrazza di Santa Maria a Corniglia si ammira il panorama sulla costa e sulla sottostante spiaggia.
Panorami dal sentiero azzurro alle Cinque Terra su Corniglia: uno dei sentieri più belli in Italia
Il percorso originale, da qui proseguirebbe verso Manarola e successivamente verso la Via dell’Amore per raggiungere Riomaggiore. A seguito di vari distacchi e frane però, da anni è chiuso e perciò, non resta che fare la variante alta, adatta agli escursionisti esperti.
In alternativa si possono raggiungere gli altri paesi in treno.
Il sentiero numero 586 sale verso il paese di Volastra, passando tra i più bei vigneti terrazzati delle Cinque Terre, da dove si scende lungo una bella mulattiera, per giungere a Manarola. Il borgo in questione, si ammira in tutta la sua bellezza dalla passeggiata lungomare ma, per arrivare a Riomaggiore, si deve risalire un bel tratto sino alla Chiesa di San Lorenzo.
Il percorso più breve è la Via Beccara, che presenta gradoni di diversa altezza molto ripidi, capaci di mettere a dura prova le ginocchia. Innegabile la bellezza del paesaggio che si ammira dal crinale di Costa del Corniolo, da dove si scende tra i vigneti per arrivare a Riomaggiore.
Nel paese sono da vedere le rovine del castello, la Chiesa di San Giovanni Battista e la Marina, per scattare le foto scenografiche.
Il sentiero azzurro originale, da Monterosso al Mare a Corniglia. è lungo 7,7 chilometri. I suoi tempi di percorrenza sono di circa tre ore e mezza, senza considerare le soste per visitare i paesi.
La variante da Corniglia a Manarola, passando da Volastra, è lunga circa 5,5 chilometri. che si coprono in due ore e mezza.
Da Manarola a Riomaggiore, lungo la Via Beccara, sono circa due chilometri che si percorrono in un’ora, ma questo tratto è consigliato solo a chi è solito fare trekking.
Contributo di Stefania Ciocconi del Blog “Girovagando con Stefania”.
Sentieri italiani imperdibili vista mare:
Dove si trovano le Cinque Terre
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici
3. Il Sentiero Del Pellegrino tra Varigotti e Noli
I trekking vista mare più belli d’Italia: Il Sentiero del pellegrino – L’antro dei Falsari
La Liguria, nonostante sia affacciata per tutta la sua lunghezza sul mare, presenta un territorio ricco di opportunità per gli appassionati di escursionismo. Quello che vi presento oggi è, a parere mio e di molti altri che l’hanno percorso, un sentiero fra i più belli in Italia.
Il Sentiero del Pellegrino deve il suo nome probabilmente al fatto di toccare tre antiche chiese, oggi sconsacrate, un tempo meta appunto di pellegrinaggi.
L’itinerario ha uno sviluppo di 6,3 chilometri e un dislivello positivo di circa 350 metri.
V’impegnerà all’incirca per due ore e mezza. Ovviamente escluse le immancabili pause panoramiche, per fotografare alcuni degli scorci più iconici della Liguria.
Trekking italiani più belli – Panorama di Noli dal Sentiero del Pellegrino in Liguria
Il bel trekking panoramico si snoda tra i comuni di Varigotti e Noli, in provincia di Savona, attraversando paesaggi di una bellezza genuina e selvaggia. Lungo il percorso troverai uliveti ben tenuti, rigogliosa macchia mediterranea con i suoi profumi inconfondibili e i tenaci pini d’Aleppo, estremamente resistenti alla siccità.
Anche la sete d’avventura sarà saziata, alla vista dei curiosi manufatti che incontrerete lungo il cammino.
Partendo da Varigotti, la prima imperdibile deviazione vi porterà alla chiesa di San Lorenzo. Il bel punto panoramico in cui si trova, offre una prima e suggestiva veduta su Punta Crena e la Baia dei Saraceni, situati appunto a Varigotti.
Ma le sorprese sono appena iniziate. Proseguendo la ripida salita, a un tratto potrete scorgere un coloratissimo muretto a secco, decorato con salvagenti e altri simboli marinari. È il cosiddetto mausoleo Cerisola, un memoriale costruito dal proprietario del terreno adiacente, Giuseppe Cerisola, per ricordare le numerose persone che aveva salvato in mare.
Quando il sentiero si addolcisce, incrocia anche un paio di deviazioni per l’altopiano delle Manie. Trascuratele tranquillamente, dirigendovi invece verso il mare. Raggiungerete così il punto più panoramico della Riviera di Ponente.
Con un po’ di fortuna potreste addirittura avvistare i monti della Corsica!
Sentiero del Pellegrino – Il Mausoleo Cerisola
Tuttavia, il punto più suggestivo del percorso, e che da solo vale la fatica della camminata, è il cosiddetto antro dei Falsari o grotta dei Briganti.
Si tratta di una cavità naturale originatasi nella Preistoria, quando le terre emerse erano sotto il livello del mare. La caverna si apre sul mare offrendo un panorama a dir poco strepitoso.
Il Sentiero del Pellegrino saprà incantarci anche con la torre delle Streghe, collocata sul confine tra Varigotti e Noli, il (purtroppo) pericolante eremo del capitano De Albertis, i ruderi della chiesa di Santa Margherita e il lazzaretto abbandonato.
Tra i percorsi di trekking in Italia vista mare, il Sentiero del Pellegrino è uno di quelli quasi completamente al sole. Per evitare la calura estiva, il periodo migliore in cui affrontarlo è quindi da ottobre a maggio. Occorre poi tener conto del fatto che, nella stagione invernale, i parcheggi a pagamento sono gratuiti.
Potrete partire sia da Noli che da Varigotti, per tornare al punto di partenza prendendo l’autobus oppure, lasciando lì una seconda auto. In alternativa, se la giornata è bella e avete ancora voglia di camminare, potete tornare sui vostri passi e apprezzare i panorami da una prospettiva diversa.
Contributo di Nadia Meriggio del Blog “Diario di Avventure”
Sentieri italiani imperdibili vista mare:
Dove si trova il Sentiero del Pellegrino
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici
4. Escursione sino al Borgo di Monteviasco (VA)
Panorama del Borgo di Monteviasco in provincia di Varese
Uno dei trekking che amo fare, è il sentiero che conduce all’antico borgo di Monteviasco.
Ci troviamo all’estremo nord della provincia di Varese, al confine con la Svizzera. Per raggiungere il borgo bisogna arrivare al paesino di Curiglia in auto, percorrendo una strada stretta e piena di tornanti che parte da Luino, celebre località sul lago Maggiore.
Dopo circa 40 minuti si giunge al piazzale della funivia, dove c’è un parcheggio. Fino a pochi anni fa la teleferica portava le persone sino al borgo in pochi minuti. Attualmente, l’unico modo per raggiungere Monteviasco è un faticoso quanto suggestivo sentiero alternativo. Percorrendo un’antica mulattiera composta da 1400 gradoni, si raggiunge il borgo in circa un’ora.
Il sentiero è ombreggiato e il grado e non è difficile da percorrere. Richiede un allenamento minimo (anche se dopo aver fatto i gradoni l’affanno si fa sentire), ma non è adatto a persone con problemi di deambulazioni o famiglie con i passeggini tradizionali.
È un sentiero interamente nel bosco e non si incontrano punti ristoro (ce ne sono due arrivati alla meta,) ma offre scorci pittoreschi sul lago Maggiore e sulle vallate. Non è raro poi incontrare sul percorso qualche simpatica capra della razza nera di Verzasca.
Arrivati al borgo di Monteviasco il paesaggio ripaga della fatica fatta! La vista spazia dalle montagne alle valli al lago. Il piccolo paese, abitato oggi da ben 7 persone, ci accoglie con le strette viuzze lastricate che si snodano tra case in pietra, con tetti di piode e balconi in legno, mentre fiori di montagna e affreschi danno un tocco di colore al paese.
La via principale segue la costa della montagna. Stradine e passaggi interni collegano le varie parti del piccolo borgo. Non è raro trovare qualche porta aperta dalla quale si intravedono stufe a legna, tavoli rustici e pezzi di arredo di una volta.
Scorci dal Borgo di Monteviasco (Varese)
Dal centro del paese si possono raggiungere Belvedere panoramici, come il Sagrato della Chiesa, l’Osservatorio e il punto dove inizia il sentiero verso Indemini, in Svizzera.
Monteviasco è inoltre un ottimo punto di partenza per altri trekking.
Da qui si può raggiungere, ad esempio, l’alpeggio di Viasco, attraversando boschi di faggio, ruscelli e baite diroccate. Oppure intraprendere il sentiero che porta alla Capanna Merigetto, da dove si gode di una vista meravigliosa sul lago Maggiore e la catena del Monte Rosa. In alternativa, potete semplicemente sedervi su una panchina o sul prato e godervi il bellissimo panorama, immersi nella quiete della natura.
Contributo di Elisa Tremolada del Blog “L’Isola di Elisa”
Sentieri italiani imperdibili in montagna:
Dove si trova Monteviasco (VA)
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici
5. Escursione al Lago di Tovel
Dove fare i più trekking più belli in Italia: Il giro intorno al Lago di Tovel
Il Trentino – Alto Adige offre quanto di meglio un escursionista possa cercare in Italia, sia che di tratti di volere fare una semplice passeggiata, che un trekking più impegnativo. I panorami sulle Dolomiti, i boschi, i ruscelli o i laghi, offrono sempre l’opportunità di un’immersione totale in una Natura mozzafiato, a patto che non vi andiate nell’altissima stagione.
Fra le mille opportunità di trekking o camminate che il Trentino – Alto Adige offre, stavolta vi consiglio l’escursione al Lago di Tovel, nell’omonima valletta laterale alla Val di Non, nel Parco Naturale dell’Adamello Brenta.
Questo splendido laghetto alpino viene anche chiamato il lago degli orsi, lago rosso e, turisticamente parlando, “I Caraibi del Trentino”, per le nuance verde-smeraldo e turchese che le sue acque riflettono.
Trekking e Sentieri italiani imperdibili: escursione intorno al Lago di Tovel
Dal lago di Tovel poi, si diparte una fitta rete sentieristica che vi darà l’opportunità di esplorare i dintorni, percorrendo il sentiero delle Glare, o arrivando ai laghetti effimeri, o ancora, in alternativa, di fare dei meravigliosi trekking all’interno del Parco Naturale dell’Adamello Brenta.
Dal punto di vista strettamente tecnico, il giro intorno a la Lago di Tovel è un’escursione facile, adatta a tutti, con una lunghezza di circa 4 km. ed un dislivello di appena 40 metri. I tempi di percorrenza sono estremamente variabili, visto che dipenderanno dalle innumerevoli “soste fotografiche” che farete, ma anche dalle “soste per fare un bagno” nelle sue acque o per “prendere il sole” lungo le sue sponde.
Sentiero intorno al Lago di Tovel; Acque cristalline e colori caraibici
Avete ben compreso: il Lago di Tovel è balneabile ed ha anche una spiaggetta, la cosiddetta Spiaggia Bianca, nota anche come spiaggia Rislà. Le acque del lago, ovviamente sono sempre abbastanza “freschine”, quindi a voi la scelta se provare o no questa ebrezza!
Il percorso intorno al Lago di Tovel è punteggiato da diversi punti di sosta, attrezzati con panchine e tavolini per poter effettuare pic-nic. Intorno al lago, troverete anche alcune sculture in legno, pannelli esplicativi e qualche edificio, come l’albergo Ristorante Lago Rosso, lo Chalet Tovel Mountain Lake, il Bar Orso Bruno” e, cosa importantissima, il Centro Visitatori Casa del Lago Rosso.
Casa del Parco al Lago di Tovel: Il Centro visitatori
In questo Centro troverete la spiegazione scientifica, riportata su dei pannelli didattici, del perché il lago di Tovel è chiamato anche il Lago Rosso. Si tratta di un fenomeno oggi quasi del tutto sparito, dovuto alla presenza della Tovéllia sanguinea, un’alga che in passato rendeva ancora più magico questo lago!
Oggi la magia a cui possiamo sempre assistere è il paesaggio delle montagne e dei boschi che, in assenza di vento, si specchiano in queste limpide acque, lasciando senza fiato tutti i visitatori.
Cose da sapere sull’accesso al lago di Tovel:
Per organizzare al meglio l’escursione al lago di Tovel o per fare i trekking nelle aree circostanti, dovete sapere che l’accesso è regolamentato dall’Ente Parco. Nei periodi di alta stagione, dovrete prenotare e pagare per lasciare l’auto nei parcheggi autorizzati o per utilizzare le navette per raggiungere il Lago.
Dove fare trekking in Italia – Ponticello lungo il torrente che alimenta il Lago di Tovel
Le Informazioni utili per sapere dove si trovano i parcheggi, come arrivare sin qui e come prenotare la sosta o la navetta, le trovate tutte all’approfondimento dedicato all’Escursione al Lago di Tovel.
Se poi, di ritorno verso casa, volete anche soffermarvi in Val di Non, potrete soggiornare in zona e decidere di scoprire il Santuario di San Romedio e percorrere il sentiero nella roccia, fare una passeggiata sino alle Cascate di Tret o ancora, visitare Castel Thun.
Contributo di Domenica Palamara del Blog “Spunti di Viaggio”
Sentieri italiani imperdibili in montagna:
Dove si trova il Lago di Tovel
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici
6. Trekking in Val di Fassa: Val Contrin e
Anello del Passo San Nicolò
Trekking in Val di Fassa – Il Sentiero Val Contrin
La Val di Fassa, in Trentino-Alto Adige, è una delle zone migliori per i percorsi di trekking in Italia.
Dalle passeggiate panoramiche adatte a chi preferisce percorsi all’insegna del relax, alle vere e proprie alte vie per chi pratica alpinismo, è un’area magnifica in cui ristorare corpo e mente fra le Dolomiti.
Quello che vi propongo, è un trekking forse un po’ meno frequentato rispetto ad altre escursioni in Val di Fassa, come l’anello del Sassolungo o la salita sul Passo Pordoi, ma proprio per questo ancor più godibile.
Il trekking attraversa la verdeggiante Val Contrin. Già solo la prima parte dell’escursione può essere soddisfacente, per chi preferisce una giornata attiva ma non eccessivamente faticosa.
Chi invece se la sente, può fare un giro più lungo. Si può raggiungere Passo San Nicolò, con una superba vista sul Gruppo Sella e la Marmolada, e ridiscende compiendo un anello intorno al Col de Paluf.
Il percorso inizia da Alba di Canazei, vicino al parcheggio della cabinovia Ciampac, dove si può parcheggiare l’auto. Lasciato il parcheggio alle spalle, la camminata inizia sul sentiero 602, a 1490 m di quota.
La camminata parte con una salita grintosa per scaldare le gambe, ma in realtà sono così solo i primi 300 metri, niente paura!
Sentieri italiani imperdibili: Trekking in Val Contrin – Asinelli lungo il percorso
Raggiunta Locia Contrin (1736 m), il sentiero si rilassa e, poco più avanti, la valle si spalanca davanti agli occhi, raggiante e dolcemente in falsopiano. Sulla sinistra scendono i fianchi del Gruppo della Marmolada, a destra si staglia il Colac e Sas de Roces.
I campanacci delle mucche e qualche placido asino invitano a rallentare il ritmo del cuore e dei pensieri.
Il trekking prosegue senza grandi fatiche fino al Rifugio Malga Cianci, oppure un po’ più avanti, per terminare magari con un pranzo al Rifugio Contrin (2016 m).
Pause di benessere lungo i sentieri in Val di Fassa – Il Rifugio San Nicolò
Per arrivarci ci vogliono altri 300 metri di salita, ben diluiti su una mulattiera larga e amichevole.
Chi ama le quote più alte ed è deciso ad affrontare un dislivello tosto in cambio di un panorama memorabile, può scegliere un’alternativa.
Prima di raggiungere il Rifugio Malga Cianci, il sentiero 602 si biforca.
Girando a destra, sul sentiero 648, si inizia a salire attraverso il bosco, in direzione del Passo San Nicolò (2340 m). Pian piano gli alberi cedono il posto ad ampi prati accarezzati dal vento. Arrivati al passo, la meraviglia e probabilmente l’appetito, richiedono doverosa una pausa contemplando le magnifiche vette.
Recuperate le forze, è tempo di ripartire. La discesa sul sentiero 608 è intensa, faticosa e molto panoramica.
È necessario dosare le energie, perché compiere l’anello significa dover camminare per altri 3 km fino al Rifugio Contrin e poi ridiscendere ad Alba, riattraversando di nuovo tutta la valle. Però vuoi mettere la soddisfazione di fare tutto il giro?
Sentiero verso il Passo San Nicolò in Val di Fassa
◊ Scheda tecnica: da Alba al Rifugio Contrin
- • Partenza: Alba di Canazei
- • Tappe del trekking: Alba (1490 m) — Baita Locia Contrin (1736 m) — Rifugio Malga Cianci (1835 m) — Rifugio Contrin (2016 m)
- • Indicazioni: sentiero 602
- • Dislivello: 571 m D+
- • Lunghezza (andata e ritorno): 10 km
- • Tempo: 3 ore 40 minuti
- • Livello: escursionistico (E)
◊ Scheda tecnica: anello di Passo San Nicolò da Alba
- • Partenza: Alba di Canazei
- • Tappe del trekking: Alba (1490 m) — Baita Locia Contrin (1736 m) — Bivio sentiero 648 — Rifugio Passo
- San Nicolò (2340 m) — Rifugio Contrin (2016 m) — Alba
- • Indicazioni: sentieri 602, 648, 608, 602
- • Dislivello: 973 m D+
- • Lunghezza totale: 14,6 km
- • Tempo: 5 ore 30 minuti
- • Livello: escursionistico (E)
◊ Mappa di riferimento: Tabacco 06, Val di Fassa e Dolomiti fassane.
Contributo di Elisa Malisan del Blog “Elimeli Blog di Viaggi e altre storie”
Sentieri italiani imperdibili in montagna:
Dove si trova la Val Contrin (Canazei)
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici
7. Camminata al Rifugio J. Hutte in Alta Badia
Trekking e Sentieri italiani più belli: Il Rifugio Jimmi Hutte in Alta Val Badia
La natura è l’elemento che più amo, anzi, potrei proprio dire che l’immersione in natura mi è fondamentale quanto l’ossigeno. Riuscire a trovare del tempo per sé stessi per vivere i profumi dei prati, dei boschi degli ampi panorami, è il modo migliore per rigenerare il proprio corpo e soprattutto la mente. E se posso scegliere dove andare, beh semplice, scappo sulle Dolomiti.
Da qui vi racconto uno tra i percorsi di trekking in Italia più belli, che ho fatto recentemente. Vi porto in Alta Badia, in Trentino Alto Adige, per fare un’escursione che s’incunea verso il Passo Gardena, sino a raggiungere il Rifugio Jimmi Hutte, a 2.222 metri di altitudine.
Un sentiero emozionante, per il panorama che ti incanta ad ogni passo. Un trekking dove staccare veramente la mente, e respirare quel senso di libertà che solo la natura altoatesina sa dare.
Si tratta tra l’altro di un percorso abbastanza semplice, perché si parte già in quota dal paese di Colfosco. Il paesino più alto di tutta Badia. Parcheggiate l’auto vicino alla Chiesa e seguite il sentiero CAI 8B.
Dove fare Trekking in Italia: i sentieri italiani più belli e panoramici, escursioni da Calfosco sulle Dolomiti
Inizialmente il sentiero si snoda tra prati fioriti, per addentrarsi successivamente dentro al bosco. La vista panoramica (a destra) sul Gruppo del Sella-Pordoi, non vi abbandonerà mai! Si tratta di uno dei gruppi montuosi più belli e affascinanti delle Dolomiti, che lascia letteralmente senza fiato.
Appena usciti dal bosco vi si aprirà dinanzi lo scenario fantastico del versante sud-orientale del Parco Naturale Puez-Odle, Patrimonio Mondiale Unesco.
Da qui proseguite per il sentiero che vi porterà sino al Rifugio Jimmi Hutte, dal quale potrai avere una vista a 360° che abbraccia il Gruppo del Sella, del Sassolungo e del massiccio del Cir.
Sarà difficile ritornare indietro sui vostri passi, perché da questi posti non ci si vorrebbe mi staccare! Se avete l’occasione di andarci in primavera e autunno, fuori quindi dai periodi del massimo afflusso del turismo di massa, avrete modo di vivere la sensazione del contatto con la natura, in pace assoluta.
Per ritornare verso Colfosco, vi consiglio di seguire un percorso diverso rispetto a quello dell’andata.
Trekking e Sentieri italiani più belli: Le maestose Dolomiti verso il Rifugio Jimmi Hutte
Prendete il sentiero CAI numero 8. Così facendo passerete per il Rifugio Forcelles ed Edelweiss, due luoghi ubicati in posizione incantevole che meritano una sosta. In particolare, al Rifugio Edelweiss, non lasciatevi sfuggire l’occasione di degustare una buona fetta di strudel davanti allo spettacolare panorama, per concludere degnamente una giornata favolosa.
Il trekking è di circa 13 km, e di per sé non è tecnicamente difficile, ma ci vuole sempre un certo allenamento, perché il dislivello è di quasi 700 metri.
Se desiderate raggiungere il Rifugio Jimmi Hutte anche d’inverno, vi consiglio di prendere eventualmente la via più corta, dal Passo Gardena. Si tratta solo di un chilometro, ma vi godrete senza tanta fatica la magia di queste cime innevate, magari con una buona tazza di cioccolata calda davanti.
Contributo di Lara Bradamilla del Blog “Viaggia Corri Sogna”
Sentieri italiani imperdibili in montagna:
Dove si trova il Rifugio Jimmi Hutte
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
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8. Il Percorso Viel del Pan
Trekking e sentieri italiani più belli: Il percorso Viel Del Pan
Quello di cui sto per parlarvi è certamente uno degli itinerari dolomitici che preferisco, forse addirittura meritevole di essere inserito nella classifica dei sentieri più belli in Italia.
Viel del Pan è una via che si caratterizza per collegare punti panoramici mozzafiato, pur rimanendo alla portata di tutti. La salita in quota è comodamente agevolata dalla Cabinovia Belvedere, che da Canazei (1460 m) porta a Pecol (1937 m). Per i più pigri, è possibile addirittura proseguire su di essa fino a Col dei Rossi (2380 m), evitando circa ulteriori 400 m di dislivello.
Da Pecol, ha inizio il sentiero con vista sul Passo Pordoi, percorribile agevolmente e popolato di marmotte. Con i loro fischi, le amabili marmotte accompagnano l’escursionista alla scoperta di emozionanti scorci paesaggistici sul Sassolungo e sul gruppo del Sella.
Con un filo di fiatone, si giunge a Col dei Rossi e alla sua vista panoramica a 360°, che rinfranca e riempie gli occhi di meraviglia.
In realtà, arrivati a questo spiazzo il più della salita è fatto. Non rimane che seguire il segnavia 601 e lasciarsi cullare dai docili saliscendi in quota.
Le tracce sono ben visibili ed il fondo comodo, l’ideale per volgere lo sguardo tutt’intorno: da un lato l’Alta Val Badia, il Sella e il Parco Naturale di Fanes, dall’altro la maestosa Marmolada.
Ogni volta che mi trovo a percorrere questo falso piano, il respiro si fa più regolare, rilassato, e mi perdo nel verde intenso del fianco della montagna, riscoprendo quel rapporto simbiotico con la natura di cui spesso mi dimentico quando sono immersa nel caos e nel traffico cittadino.
Panorami mozzafiato sulle Dolomiti dal percorso del Sentiero Viel dal Pan
Tutti dovremmo avere un luogo come questo, un’oasi che ci ricordi che non dobbiamo sempre correre da qualche parte ma, piuttosto, prenderci del tempo per vedere ed assorbire la bellezza.
Prestate attenzione, invece, arrivati all’inizio della discesa, a concentrarvi sull’appoggio del piede. Potreste trovare qualche piccolo ostacolo come radici, fondo sdrucciolevole o pendenze più accentuate. Basta non farsi prendere dalla preoccupazione ed affrontare con passo saldo e sicuro il dislivello negativo, che vi condurrà al magico Lago Fedaia.
Il Lago di Fedaia
A seconda del meteo e della stagione, lo specchio d’acqua varia la sua gamma cromatica, passando da un blu intenso come quello del cielo nelle più limpide giornate alpine, ad un turchese-verde, che personalmente ho visto solo nei lontani mari esotici.
Per tornare a Canazei (TN), ad intervalli regolari troverete un bus, che in pochi minuti vi condurrà al punto di partenza dell’escursione.
Complessivamente il sentiero si estende per circa 9 km, percorribile in meno di 4 ore.
Diversi sono i punti dove sostare per ammirare il paesaggio o placare i morsi della fame: primo fra tutti il rifugio che dà il nome al percorso!
Viste e panorami dal sentiero Viel del Pan
Data la quota lungo cui si snoda il trekking, è preferibile avventurarvisi nei mesi centrali dell’anno, così da scongiurare il rischio di incontrare neve lungo il cammino, oltre ad avere le ore di luce necessarie per approcciarlo con la giusta serenità.
Mi auguro che questi luoghi si mostrino a voi in tutta la loro bellezza ed armonia, donandovi quell’avvolgente gamma di emozioni che personalmente provo ogni volta che i passi si susseguono, uno dopo l’altro, lungo la via Viel del Pan.
Contributo di Chiara Marchetti del Blog del Blog “The Space Passenger”
Sentieri italiani imperdibili in montagna:
Dove si trova il percorso Viel del Pan (Veneto)
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici
9. Percorso di Trekking nel Parco della Maremma
Trekking e sentieri italiani più belli: panoramica dalla Torre nel Parco dell’Uccellina nella Maremma Toscana
Se hai intenzione di trascorrere qualche giorno nella Maremma Toscana, non puoi fare a meno di visitare il Parco della Maremma. Noto a molti anche come Parco dell’Uccellina, prende il nome dal promontorio dell’Uccellina, un colle alto circa 300 metri che domina il vasto territorio maremmano.
Per chi non lo sapesse, il Parco Naturale della Maremma è un’area naturale protetta che si estende da Principina a Mare a Talamone per circa 25 chilometri. Una zona ad alta valenza naturalistica comprende anche la foce dell’Ombrone, il secondo fiume più lungo della Toscana.
Ogni anno, nel corso delle vacanze estive in Toscana, decidiamo sempre di fare un percorso di trekking per esplorare al meglio il territorio. L’anno scorso abbiamo scelto il sentiero che da Alberese porta alla bellissima spiaggia di Collelungo.
Uliveti nel Parco dell’Uccellina nella Maremma Toscana
Il nostro itinerario
Uno dei percorsi più completi, a mio avviso, è il percorso A2 Le Torri che parte dal parcheggio di Pinottolai, e ti porta nel bosco, con panorami mozzafiato e anche in spiaggia.
• Lunghezza totale 14,2 km
• Durata: circa 4 ore
• Difficoltà: media difficoltà
Per entrare in questa zona del Parco della Maremma, bisogna prima recarsi al Centro Visite di Alberese, dove bisogna acquistare l’ingresso al costo di 10,00 euro a persona. Lì riceverai un’autorizzazione da apporre sul cruscotto della macchina e due 2 gettoni che servono per l’apertura delle barriere di ingresso e uscita del parco.
◊ Pineta Granducale – prima parte del percorso A2 Le Torri
La prima parte dell’itinerario si svolge completamente in piano attraverso la Pianeta Granducale, per una lunghezza complessiva di circa 1,6 chilometri.
◊ Ponte delle tartarughe
Ad un certo punto arriverai a un bivio. Attraversando il ponte delle tartarughe avrai due possibilità: proseguire sul percorso A3 Le Grotte (in tal caso puoi prolungare il percorso e poi ricongiungerti al percorso A2), oppure svoltare a destra seguendo le indicazioni per il percorso A2 e seguire il fiume.
◊ Spiaggia di Collelungo – Itinerario A2 Le Torri
Dopo circa 30 minuti troverai un’ampia radura e sulla tua destra, dopo una piccola duna, vedrai il mare con la spiaggia di Collelungo. Il mio consiglio è comunque di prendere la strada a sinistra, oltrepassare il cancello e proseguire sull’itinerario A2.
Panorami dai sentieri vista mare Parco dell’Uccellina nella Maremma Toscana
◊ Uliveto Secolare e le Torri
Dopo poco ti ritroverai su una strada asfaltata in salita che ti condurrà in questo bellissimo uliveto con ulivi secolari! Bellissimi da ammirare! Continuando la strada, vedrai l’insegna per la Torre di Castelmarino e la Torre di Collelungo.
Queste torri facevano parte di un sistema di avvistamento medievale atto a proteggere il territorio dalle invasioni saracene.
Uno stretto sentiero in salita tra cespugli e rocce ti porterà in vetta. Da qui si può godere di una splendida vista sul Parco della Maremma e sul Mar Tirreno.
◊ Spiaggia di Collelungo – Itinerario A2 Le Torri
Una ripida strada in discesa vi porterà direttamente dalla torre all’ampia spiaggia selvatica. A Collelungo cammini sulla battigia, nuoti in acque calme completamente trasparenti e ti godi il panorama.
Per ripararsi dal sole si può costruire una capanna con i tronchi degli alberi erosi dal mare che punteggiano la spiaggia. Non è raro imbattersi in volpi di passaggio, e a volte si incontrano insoliti vicini: diverse mandrie di mucche vengono qui a sdraiarsi, tranquille e innocue.
Insomma, dopo un percorso lungo di trekking, non c’è niente di meglio di godersi un po’ di pace e libertà.
Contributo di Barbara Bier del Blog Wanderlust In Travel
Sentieri italiani imperdibili: Dove si trova
il percorso nel Parco della Maremma
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici.
10. Il Sentiero I1 della Val di Rose
Trekking e Sentieri più belli d’Italia: Panorami sull’Alta Val di Rose in Abruzzo
Terra verde e dalla natura selvaggia e incontaminata, l’Abruzzo è una delle regioni più verdi d’Italia. Le sue montagne stupiscono sempre e sono rifugio di molte specie di animali, non difficili da osservare sia durante le camminate, che all’interno dei borghi.
Una delle esperienze più belle da fare in questa meravigliosa regione senza dubbio il trekking in Val di Rose, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, ai confini fra il Lazio e il Molise.
◊ Caratteristiche Tecniche del Sentiero
- Difficoltà: E – Escursionistico
- Tempo di percorrenza: 3h
- Numerazione sentiero: Segnaletica I1
◊ Dove inizia il sentiero?
Il sentiero I1 parte da Civitella Alfedena. È necessario raggiungere il parcheggio pubblico nella parte alta del borgo.
Una volta parcheggiata l’auto, si devono percorrere poco meno di un centinaio di metri, per ritrovarsi sulla destra i segnavia del parco.
◊ Il Percorso
Il cammino inizia un po’ in salita, ma con un bel panorama su Barrea e il suo lago omonimo, fino al borgo di Civitella Alfedena. Una volta superato questo primo tratto, si entra all’interno di una fitta faggeta. Qui, protagonisti incontrastati sono il silenzio e l’odore del sottobosco, che rendono il tutto molto piacevole e rilassante.
Trekking e Sentieri più belli d’Italia: Panorami da Passo Cavuto in val di Rose (Abruzzo)
Dopo circa un’ora di cammino, tra salite e tratti più pianeggianti, si arriva in prossimità di un pianoro erboso, ai piedi dell’Alta Val di Rose e del Monte Beccanera.
Attraversato un ulteriore tratto di faggeta, ci si ritrova all’improvviso a camminare su pascoli verdi illuminati dal sole. È qui che inizia la parte più suggestiva del percorso.
Dopo diversi tornati si arriva in prossimità di costoni rocciosi e, se si aguzza la vista arrivando in questa zona prima dell’ora di pranzo, si può osservare il re incontrastato delle rocce: il camoscio appenninico.
Lo stupore è assicurato e, sebbene siano animali selvatici, sono talmente abituati alla presenza umana che rimangono lì tranquilli, dando la possibilità di fotografarli facilmente.
Da lì a poco, percorrendo l’ultimo tratto di questa parte di sentiero, si arriva a Passo Cavuto (1980 m), dal quale è possibile osservare in tutta la sua bellezza la sottostante Val di Rose e l’imponente Monte Petroso – la cima più elevata di tutto il parco.
◊ Da Passo Cavuto fino al Rifugio di Forca Resuni
Una volta giunti a Passo Cavuto, il sentiero diventa quasi pianeggiante e più comodo da percorrere. In meno di 40 minuti, tra paesaggi che scaldano il cuore, si arriva al Rifugio di Forca Resuni (1952 m), che affaccia sulla Valle di Canneto.
◊ Qualche Informazione utile
Per tornare indietro dal Rifugio di Forca Resuni, ci sono due opzioni:
- Ripercorrere il sentiero I1 al contrario;
- Chiudere l’anello, imboccando il prima sentiero K6 per la Valle Jannanghera e poi il sentiero I4, nei pressi della Sorgente Jannanghera, che conduce al punto di partenza.
Trekking e Sentieri italiani più belli: Panorami verso il rifugio di Forca Resuni (Abruzzo)
• È vietato fare escursioni in Val di Rose con i cani, anche se tenuti al guinzaglio.
• L’accesso al Sentiero della Val di Rose è a numero chiuso nei mesi di luglio, agosto e nelle prime settimane di settembre. Per il resto dell’anno è libero.
• Nei mesi in cui il parco applica restrizioni ai numerosi trekker, è possibile visitarlo accompagnati esclusivamente dalle guide del parco.
• Per prenotare l’escursione bisogna rivolgersi agli Uffici dell’Ente Parco, che si trovano a Civitella Alfedena e a Pescasseroli.
Contributo di Pilar Forcina del Blog “Amici di Valigia”
Sentieri italiani imperdibili: Dove si trova
il Sentiero I1 della Val di Rose
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici
11. Dai Sassi alla Murgia
Trekking e Sentieri italiani più belli: punti panoramici sui Sassi di Matera
Uno dei più pittoreschi percorsi di trekking in Italia si trova in Basilicata, ed è quello che parte dai Sassi di Matera arrivando fino alla Murgia.
Questo sentiero panoramico porta ad una vista strepitosa sulla città di Matera, dopo aver oltrepassato un ponte tibetano e camminato tra piante aromatiche, fossili e chiese rupestri.
Il sentiero parte proprio dai Sassi e porta nel meraviglioso Parco Regionale Nazionale della Murgia Materana e delle Chiese Rupestri.
Seguite attentamente il percorso, immergendovi nella natura brulla e selvaggia della Gravina, ammirando questo sito naturale dalla bellezza disarmante.
Il percorso di trekking si snoda lungo il canyon in cui scorre il torrente Gravina. Nel percorrerlo, dovrete oltrepassare un ponte tibetano sospeso tra le due sponde dorate del burrone.
Una volta attraversato il ponte che guada il torrente, armatevi di buona volontà e occhio vigile, nel raggiungere la Murgia.
Trekking e Sentieri italiani più belli: ponte tibetano nella Gravina di Matera
Inerpicandovi sulla parete rocciosa, potrete scorgere numerosi fossili sia a terra che incastonati sulle pareti del canyon. Su questo versante trovate anche le Chiese Rupestri della Murgia, grotte ipogee scavate dalle piccole comunità locali che abitavano la Gravina, e che le utilizzano anche come luoghi di culto.
Negli anni, le Chiese Rupestri hanno cambiato destinazione d’uso più volte, divenendo abitazioni o ricoveri per animali. Esse testimoniano ancora oggi la presenza in zona di monaci benedettini, longobardi e anche bizantini, anche grazie agli affreschi ad agli elementi scultorei legati al culto e alla preghiera, che sono stati trovati al loro interno.
Qui sei immerso nella natura selvaggia della Murgia, un altipiano formato da strati di calcarenite e di calcare duro, che deve il suo nome alla parola murex-muricis, che significa appunto “pietra aguzza”.
Oltre alle Chiese Rupestri, su questo versante, potrete trovare anche i punti panoramici più straordinari di Matera.
Case grotte in un vicinato a pozzo oggi a Matera
Per la sua particolare atmosfera e per i suggestivi panorami, Mel Gibson ha scelto questo territorio per girare una delle pellicole cinematografiche più emozionanti: “La Passione di Cristo”. Il film, completamente girato in aramaico, ebraico e latino, è una delle più crude rappresentazioni della morte di Cristo. La scena più importante, quella della Crocifissione, vede come location proprio il belvedere della Murgia che, in quell’occasione, rappresentava il Golgota.
La Passione di Cristo ha dato una grande visibilità alla città di Matera, innalzandola a meta turistica cinematografica.
Altre pellicole che sono state girate tra i Sassi e la Murgia, come Cristo si è fermato a Eboli e l’ultimo 007, No time to Die, con Daniel Craig.
◊ Parliamo di difficoltà.
Il sentiero che va dai Sassi di Matera alla Murgia, è uno dei percorsi di trekking più belli d’Italia proprio per la natura selvaggia, incontaminata e particolare, in cui è immerso.
Il sentiero, che si snoda accanto al fiume, il ponte tibetano, le pareti calcarenitiche dalle tonalità dorate e i meravigliosi scorci paesaggistici, è solo un piccolo assaggio di quello che troverete una volta arrivati in cima, sull’altipiano della Murgia.
Trekking e Sentieri italiani più belli: punti panoramici nella Murgia materana
Le tempistiche del percorso variano a seconda della preparazione fisica e del passo.
Tra punti fotografici, naturalistici e storici da vedere, considerate che impiegherete almeno un’ora. Il dislivello, sia in discesa che in salita è notevole e il percorso, non è adatto a chi ha problemi di mobilità e sconsigliato ai bambini.
E’ assolutamente indispensabile indossare scarpe comode, da trekking, poiché i sassi e i gradini su cui poggerete i piedi sono friabili e scivolosi. Una volta prese le dovute precauzioni iniziate l’immersione nel fascino della Gravina, godendo di ogni singolo scorcio ed emozioni
Contributo di Annalisa Spinosa del Blog “Tre Valigie”
Dove fare Trekking in Italia:i sentieri
italiani più belli e panoramici.
12. Escursione ai Calanchi Bianchi di Palizzi
Sentieri italiani più belli e panoramici: escursione ai Calanchi bianchi di Palizzi, in Calabria
Fra le varie idee su dove fare un’escursione o un trekking in Italia, non poteva assolutamente mancare la mia adorata Calabria! Quella che qui vi propongo non è un vero e proprio trekking, ma più un’escursione naturalistica vista mare ad alto impatto panoramico, su sentieri ancora poco battuti dal turismo di massa.
I Calanchi Bianchi di Palizzi confinano con la Costa dei Gelsomini, la costa ionica della provincia di Reggio Calabria, in località Spropoli, comune di Palizzi. Su una cartina geografica, guardate la punta estrema della nostra Italia, nella parte bagnata dalle acque turchesi e cristalline del Mar Jonio.
Sentieri italiani vista mare: Camminata ai Calanchi Bianchi di Palizzi Marina
In questa parte della Calabria, è la Natura ad essere la principale protagonista di questa splendida escursione. Poco distanti, troverete gli splendidi Borghi come Brancaleone e Brancaleone Vetus, Bova, Bova Marina (quest’ultimo con il Parco Archeologico ArcheoDeri) e Gerace. Si tratta di luoghi – simbolo della cultura storica dell’Area Grecanica calabrese. Senza contare che Bova e Gerace – l’antico Borgo dello Sparviero – sono anche due fra i Borghi più Belli d’Italia. Vi consiglio di visitarli, non ve ne pentirete!
Sentieri in Italia vista mare: Tramonto da Palizzi Marina, sulla costa ionica di Reggio Calabria
Il sentiero per ammirare i Calanchi Bianchi di Palizzi inizia posteggiando l’auto vicino alla Pineta di Spropolo, facilmente individuabile lungo la strada statale 106 Taranto – Reggio Calabria, fra Palizzi Marina e Capo Spartivento. Attraversata la strada, immergerete nella bellezza naturalistica di queste formazioni sin da subito!
Esploratele, girate fra i due punti di osservazione principali. Il secondo punto lo trovate vicino al centro del piccolo centro marinaro di Palizzi Marina. Potrete raggiungere anche questo a piedi.
Anche se è difficile trovare un cartello segnaletico che individua il percorso, è impossibile non accorgersi di queste bianche formazioni marnose, visibili dalla strada guardando il versante montano.
Sentieri in Italia: Io ai Calanchi Bianchi di Palizzi Marina
Anche se il sentiero non è lungo, vi consiglio di portarvi dietro dell’acqua, gli occhiali da sole e una crema contro le scottature. In estate le temperature possono essere davvero molto alte. Il colore bianchissimo dei calanchi, soprattutto nelle ore centrali della giornata, amplifica notevolmente il senso di “abbacinamento” e le scottature!
L’importanza geologica e naturalistica dei calanchi Bianchi di Palizzi è presto svelata. Dal punto di vista geologico si tratta si calcari marnosi frammisti ad argille e Trubi, formatisi più di tre milioni di anni fa nei profondi fondali del Mar Jonio! Sissignori, dove ora state passeggiando, un tempo si trovava il fondale marino.
I giochi di luci e di ombre su queste formazioni, caratterizzate da pinnacoli e creste, vi faranno immaginare teste di sfingi, castelli e altri animali immaginari!
Calanchi Bianchi di Palizzi: un sentiero naturalistico vista mare
Dal punto di vista strettamente naturalistico, dovete sapere che facendo questa camminata, vi troverete all’interno del Sito di Interesse Comunitario (un SIC) dei “Calanchi di Palizzi Marina”, in prossimità del SIC di “Capo Spartivento” e di fronte al Parco Marino Regionale della Costa dei Gelsomini.
Vi troverete quindi su di area ad alta valenza naturalistica, dove esiste una grande biodiversità. In questa zona non mancano i cespugli di sparto steppico, i lentischi, il ginestrino delle scogliere, il rosmarino, il timo, il Ginepro Fenicio e qualche Pino d’Aleppo.
Ritornando verso la zona costiera, invece, potrete vedere la spiaggia, rifugio delle Tartarughe marine Caretta Caretta, che qui nidificano.
Tartarughe Caretta caretta sulla spiaggia di Palizzi Marina
Se poi, al termine di questa escursione fra i Calanchi Bianchi di Palizzi Marina vi è venuto un certo languorino, sappiate che a Palizzi si producono ottimi vini, riconosciuti come “IGT Vino di Palizzi”, Indicazione Geografica Tipica.
Visto che siete in Calabria, non potete mancare l’appuntamento con le tradizioni eno-gastronomiche locali, magari facendo una buona cena (o pranzo) alla Vineria Artigianale – Ristorante Oino’s di Palizzi Marina.
Un modo degno di concludere una giornata fra i sentieri calabresi!
Un ecosistema tutto da scoprire rispettandolo, perché solo così potrà continuare a regalarvi paesaggi fiabeschi e tramonti mozzafiato che, sono certa, non dimenticherete facilmente!
Trekking dal Lago Antorno alle Tre Cime di Lavaredo: Panorami sul lago
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